Archivi del mese: luglio 2010

Hommage à Pius NJAWE

Hommage du vice-consul d’Italie à Douala

Je vous transmets tout mon regret pour la disparition de votre président et fondateur que j’ai eu l’honneur de connaître.Grâce à lui et à votre équipe, trois fois et après six fois par semaine, j’ai eu le plaisir de lire chaque matin les nouvelles du Cameroun. J’espère que l’attachement de Monsieur Njawe au journal sera primé, par la continuation de parution de cette importante voix du Cameroun de la part de ses collaborateurs.

Bien cordialement.

Dott. Mauro Battistella

Vice consul d’Italie


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Visita del Vice Ministro On. Adolfo Urso in Camerun

In missione con 50 aziende. Accordi di partnership industriale, nel settore del legno e delle biomasse.
Yaoundé, 20 luglio 2010 – “Si apre una nuova importante fase dei rapporti tra Italia e Camerun. Dal dono alla partnership industriale. Dopo aver svolto un ruolo nella cooperazione allo sviluppo di questo paese con i progetti per la lotta all’aids, l’Italia ha rafforzato l’interscambio con il Camerun che è il primo paese dell’Africa centrale ad aver siglato un accordo commerciale con l’UE. La straordinaria partecipazione di imprese italiane a Yaoundé segna l’inizio della nuova fase di partnership tecnologica ed industriale. Ne sono prova gli accordi specifici che sono stati siglati nel settore del legno tra il Catas e il Ministero camerunense delle Foreste, nel campo siderurgico tra l’impresa Danieli e il Ministero dell’Economia e nel settore delle bioenergie/biomasse in cui opera Edeatech, impresa italo-camerunense che ben rappresenta la nuova era dei rapporti di partnership tra i nostri paesi”.
È quanto ha dichiarato Adolfo Urso, Viceministro allo Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero che è alla testa di una delegazione di 50 imprese italiane arrivate a Yaoundé per penetrare in uno dei mercati più promettenti dell’Africa centrale. Insieme al Viceministro anche il presidente dell’ICE Umberto Vattani e l’amministratore delegato della Simest Massimo D’Aiuto per sondare possibili operazioni di “business scouting” e di investimento in joint venture nell’area.
La missione si inserisce nell’ambito del Piano per l’Africa Sub-Sahariana del Ministero dello Sviluppo Economico che punta al raddoppio dell’export italiano nel continente nero entro il prossimo biennio arrivando alla soglia record dei 9 miliardi di euro.
Per questo il Viceministro Urso ha aperto i lavori del primo Forum economico imprenditoriale tra i due paesi e siglato un accordo per il rafforzamento della partnership economica e industriale tra Italia e Camerun, oltre ad avere incontrato il Primo Ministro Philemon Yang. È la prima missione di un esponente di governo con operatori economici a seguito e l’interesse delle nostre aziende si concentra soprattutto nel campo delle infrastrutture, dell’agro-industria e delle materie prime. Proprio su questo ultimo aspetto la DANIELI di Udine è pronta a costruire proprio in Camerun un polo siderurgico che potrà anche interessare il Congo, l’Angola e la Guinea, un polo da 150 mila tonnellate d’acciaio all’anno per un investimento di circa 35 milioni.
Mentre il CATAS, il maggior istituto italiano di ricerca-sviluppo e laboratorio di prove per il settore legno-arredo firmerà un protocollo d’intesa con il Ministero della Foresta e della Fauna.
Il Camerun, grazie alle risorse derivate dalla cancellazione del debito e dall’assistenza dei donatori internazionali è impegnato in importanti programmi di modernizzazione infrastrutturale che investe tra l’altro il settore dei trasporti stradali, dei porti, della produzione di energia elettrica e delle telecomunicazioni. Con una popolazione di circa 20 milioni di abitanti, è un Paese dalle enormi potenzialità poiché rappresenta la principale economia della Comunità Economica e Monetaria dell’Africa Centrale (CEMAC) e vanta un ricco patrimonio di risorse naturali. Il Camerun ha un Pil pro capite tra i più elevati dell’Africa sub-sahariana, cresciuto
mediamente negli ultimi anni ad un ritmo del 3%.
L’Italia è uno dei principali partner economici del paese africano: siamo il terzo mercato di destinazione dei beni camerunesi dopo la Spagna e l’Olanda e al decimo posto tra i Paesi fornitori. Il Paese dischiude quindi prospettive interessanti per il Sistema Italia. L’interscambio, seppur esiguo nel 2009 (437 milioni di euro), nei primi quattro mesi di quest’anno ha registrato un boom del +34%.

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SPEDIZIONE “OVERLAND”: CRONACA DELLA VISITA AL CENTRO CARDIOLOGICO DI SHISONG

 Gentile Connazionale,

si riporta la cronaca della visita della spedizione “Overland”, che ? nel corso del suo passaggio in Camerun al Centro Cardiologico di Shisong, la prima cardiochirurgia pediatrica dell’Africa Centrale e Occidentale, situato nel Nord Ovest del Camerun.

“Grazie alla Sua segnalazione di inizio febbraio e ai succesivi contatti (tra i quali, decisivo quello di S.E. Antonio Bellavia con il capo spedizione di Overland), abbiamo ottenuto il risultato del passaggio della spedizione africana di Overland da noi a Shisong, con alloggio dei sedini “uomini arancione” al Heart Lodge dell’Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo (www.bambinicardiopatici.it). Ecco una breve cronaca della loro visita.

“In questo week end noi al Cardiac Centre di Shisong, prima cardiochirurgia pediatrica dell’ Africa Centrale e Occidentale, qui a 1700 metri di quota, sull’altopiano del nord ovest del Camerun, abbiamo avuto la graditissima visita della spedizione di Overland.  I famosi autocarri arancioni, guidati dal capo spedizione Beppe Testi, hanno simpaticamente invaso la piazza antistante l’ospedale dello scorso week end. Ecco una breve cronistoria di questo straordinario incontro.

2 febbraio
ricevo – tramite Achille Carzaniga – una e mail dal  Console Onorario Italiano di Douala, Mauro Battistella,  con la notizia che Overland passera’ per il Camerun, ma senza dettaglio dei giorni di riferimento.
Cerco sul sito quanto utile per contattare Overland. Mando e mails a Filippo Tenti e Beppe Tenti, leaders dell’organizzazione, contatto per telefono (da Skype) l’ufficio di Milano, invio altra e mail come richiesto, attendo chiamata da Beppe Tenti. Chiamata che non arriva.

Dopo alcuni giorni sollecito le Associazioni (Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo e Cuore Fratello) a contattare ed incontrare Overland su Milano per prendere accordi. Cio’ avviene, e il risultato e’ che terranno conto di questa richiesta ma non sono in grado di garantire il passaggio a Shisong in quanto fortemente condizionato dall’itinerario e dai tempi di percorrenza.

Venerdi’ 19 febbraio
ritenendo, ormai, imminente il passaggio di Overland in Camerun, scrivo una e mail a S.E. Antonio Bellavia, Ambasciatore  Italiano a Yaounde, chiedendo di intercedere su Overland (dato che Min.Esteri e Cooperazione Italiana allo Sviluppo sono partner del progetto Overland in Africa), trasmettendogli tutti i dati di contatto. S.E. mi chiama dopo 2 ore sul cellulare, e mi dice che ha parlato con Beppe Tenti, Capo Spedizione, che gli ha garantito che passeranno da Shisong. Devo chiamare Beppe Tenti sul cellulare italiano piu’ tardi, alle 20, e poi S.E. per coordinarci al proposito. Sembra che arriveranno nel pomeriggio dell’indomani (sabato 22) a Shisong, potrebbero restare la domenica, e ripartire il lunedi’ mattina per raggiungere Yaounde (invito a cena dell’ Ambasciatore italiano). Per tutta la sera provo a contattare Beppe Tenti sul cellulare italiano, nessuna risposta, va sempre in segreteria. Inizio a disperare che Overland possa riuscire ad arrivare a Shisong. O forse hanno cambiato idea.

Sabato 20 febbraio
riprovo dalle 9 di mattina a contattare Beppe Tenti. Alle 11:30 riesco a parlare con lui, che mi dice che stanno venendo da noi, ma hanno accumulato un forte ritardo in Nigeria (fermi 4 ore per conflitti a fuoco, poi sedati dalla polizia). Non sono ancora a Mamfe, dove credevo avessero passato la notte. Mi riprometto di conttattarli verso le 16, quando presumo possano essere a Bamenda, per guidarli sulla rotta verso Shisong. Tenti mi chiede se potessimo venir loro incontro per evitare di guidare soli la notte.
Dalle 16 del pomeriggio inizio a richiamare Tenti, ma va sempre in segreteria. Alle 17:20 parto con Joseph per avvicinarsi al randevu, decido di proseguire fino a Babessi e aspettare i nostri eroi la’ a oltranza. Lascio Marco e Vera a tirare la pasta: ho promesso a Tenti che avrebbe trovato tagliatelle fatte in casa al ragu’.
Raggiungiamo  Babessi alle 19 circa. I contatti telefonici riprendono via sms verso le 19:30. Stanno arrivando ora a Bamenda, hanno avuto altri problemi, stavolta meccanici, sul percorso. Continuiamo a tenerci in contatto. Avviso Marco del ritardo. Passa il tempo e ormai dispero di vederli prima di mezzanotte.

Domenica 21 febbraio
alle 00:45 arrivano a Babessi le due staffette ad aprire il convoglio di Overland: due IVECO Massif. Finalmente conosco Beppe Tenti, un 74enne tutta energia, che mi spiega le difficolta’ di percorso, si scusa per il ritardo (abbiamo aspettato io e Joseph a Babessi 6 ore, e Marco al Heart Lodge), e, appena arrivano gli altri mezzi (un IVECO Daily 4×4 e tre autocarri), partiamo in convoglio verso Shisong. Sono le 1:05.
alle 3:20 arriviamo a Shisong. I mezzi vengono parcheggiati all’interno del parcheggio dell’ospedale. Gli “uomini arancione” (16 in tutto, unica donna Margherita, la moglie di Beppe Tenti) hanno piu’ fame che sonno (non hanno mangiato niente per tutto il giorno, e sono in viaggio dalle 6 di mattina di sabato), e Marco butta giu’ la pasta. Io e Marco in cucina, i magnifici 16 sistemati ai tavoli. Iniziano a bere acqua e birra, e a distendersi un po’. Tra loro tecnici IVECO, un medico di Parma, tecnici operatori televisivi, un giornalista, un addetto della Cooperazione Italiana allo Sviluppo.

Mangiano serenamente fino alle 5 di mattino. Io e Marco le taglatelle le vediamo passare (e’ successo cosi’ anche con la missione operatoria precedente), poi ci salviamo con due pezzi di pollo cucinato in giornata. La “cena di domenica mattina” e’ stata molto apprezzata. Finita la cena, Marco va a casa, i nostri eroi si accasermano nelle camere, una doccia veloce e a dormire. Si prepara un super lavoro per la lavatrice del Heart Lodge. Vanno tutti a dormire entro le 5:20. Provo a cominciare a sparecchiare, ma sono troppo stanco, non mi reggo letteralmente piu’ in piedi, e lascio il lavoro a meta’.

Mi sveglio alle 8:00. Qualcuno inizia  a svegliarsi verso le 9, in fretta e furia preparo le colazioni, con la cucina ancora piena di piatti, bicchieri, bottiglie, farina per la preparazione della pasta fresca… Ora devo fare caffe’ e te’ per 16 persone…. Nel pieno marasma delle 9:30 arriva padre Angelo che vuole farsi intervistare.

Inizia la giornata vera e propria: i tecnici IVECO si mettono al lavoro sui mezzi, nel piazzale dell’ospedale (la piazza e’ piena di persone curiose che guardano i mezzi Overland dalle sbarre della recinzione); i tecnici TV sistemano il materiale prodotto nei giorni precedenti. Si prepara la visita in ospedale per il pomeriggio alle 16. La lavatrice si prepara al giorno piu’ duro della sua vita: non meno di 10 lavaggi completi. Iniziano a vederci divise le magliette arancioni stese al sole ad asciugare.

Non riesco a contattare le colf Odilia e Henriette, ne’ l’autista Joseph. Qui la domenica e’ sacra, non si lavora. Non riusciro’ mai a venirne a capo, in cucina. Anche perche’ gli uomini di Overland (che mi dicono: “sei la nostra oasi nel deserto”) fanno salti di gioia quando sanno che ho appena ripristinato la wireless al Heart Lodge, fuori uso da almeno dieci giorni. Mi chiedono la password di accesso almeno in dieci, e iniziano ad attaccarsi al computer.

Intanto la situazione in cucina e’ critica. Chiamo Marco, che viene a darmi una mano con Vera e Florence. Vera e Florence che non finiro’ mai di ringraziare: mi puliscono tutta la cucina, cosi’ ho piatti posate e bicchieri puliti per il pranzo. Preparano il pranzo per tutti, a base di riso carne insalata mista con pomodori uova sode e avocado; puliscono di nuovo la cucina dopo pranzo. Sette ore di lavoro, grazie all’amicizia con me e Marco.

Il pomeriggio alle 16 inizia la visita in ospedale, con la collaborazione di Roberto Musi, ingegnere biomedicale, che entra finalmente in scena. Il pomeriggio e’ anche il momento per le interviste, tecnici e autisti vanno a dormire dopo il duro lavoro. Io e Marco iniziamo a prepararci per la tornata di pizze che abbiamo promesso per la sera.

Ci mettiamo in cucina verso le 6, prepariamo l’impasto. Intanto, a parte, iniziamo a preparare i cinque diversi condimenti per i cinque diversi tipi di pizze che proponiamo: salame, prosciutto, olive, tonno e cipolla, wurstel. Tutte con base pomodoro e formaggio Edam (quello olandese con il rivestimento rosso). Gli uomoni di Overland sono in delirio di gioia. Alla fine, verso le 10 di sera, arriva Roberto Musi e si prende il meglio della serata, con in piu’ l’ultima pizza al ragu’ e erbe di Provenza, anche questa molto apprezzata.

Beppe Tenti, seduto vicino a me, non la finisce piu’ di ringraziarmi, vuole i miei riferimenti in Italia, mi regala alcune scatole di Caffe’ Lavazza e una bottiglia di grappa, mi chiede quando sono in Italia. La serata termina con il responsabile dei tecnici IVECO in camera mia per far stampare  alcune istruzioni di manutenzione e reports di manutenzione durante la spedizione. Se ne va ringraziando verso l’una, e finalmente posso dormire.

Lunedi’ 22 febbraio
preparo alle 7 la colazione per tutti. La spedizione Overland e’ riposata e rinfrancata, e tutti mi ringraziano di cuore, perche’ – mi dicono – li ho fatti sentire davvero a casa, e non avrebbero mai immaginato una ospitalita’ cosi’.  Beppe Tenti mi dice che la trasmissione che riportera’ del Cardiac Centre andra’ in onda in RAI la seconda settimana di ottobre, e poi per altri dieci anni, perche’ ci saranno varie repliche di questo ciclo di trasmissioni negli anni.

L’avventura Overland a Shisong finisce lunedi’ mattina alle 10:== con la partenza dei sei mezzi arancioni verso Yaounde. Proseguono per il Gabon, poi Angola e Namibia, a fine marzo sono in Sud Africa. Poi risalgono l’Africa a est, per Zambia e Tanzania, Kenya e Sudan. In Egitto imbarcheranno i mezzi per rientrare in Italia, da dove partirono il 3 gennaio. Dopo aver abbracciato tutta l’Africa.

Francesco Brunelli

General Supervisor Cardiac Centre Shisong

Country Manager Cameroon Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo ONLUS

f.brunelli@live.it

 

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